San Nicola, Re Artú, Santo Graal, lo strano crittogramma - Bari (BA)
E' in questa Basilica, dedicata a San Nicola, che si trovano tracce sorprendenti del mito di Re Artù e della reliquia che è ormai indissolubilmente legata a questa figura leggendaria: il Santo Graal...
In questa chiesa che ha quasi mille anni si fondono storia e leggenda, coincidenze e messaggi criptici, miracoli e venerazione popolare.
Il 9 maggio 1087 alcuni mercanti portano a Bari i resti di Nicola, che oltre 700 anni prima era stato vescovo cristiano di Myra, l'attuale città di Kale in Turchia.
E che con le ossa di San Nicola sia arrivato a Bari qualcosa di miracoloso lo può forse dimostrare il curioso fenomeno della manna...
La manna, simbolo biblico di abbondanza, accomunata alle ossa di San Nicola. C'è chi ha ipotizzato che forse il Sacro calice passò per le mani del vescovo di Myra. Del resto la figura di San Nicola, "dispensatore di abbondanza", è all'origine di una delle immagini più forti della nostra civiltà: quella di Santa Claus, una deformazione latina di Sanctus Nicolaus, insomma il nostro Babbo Natale, l'uomo che porta i doni a Natale...
C'è poi un'altra circostanza che porta a considerare la Basilica di San Nicola come un luogo speciale, legato al Graal e a Re Artù: qui è infatti conservata anche una riproduzione della Lancia di Longino, un'altra importante reliquia della cristianità. Si tratta infatti della Lancia che il centurione Longino usò per trafiggere il costato di Gesù sulla croce. E il sangue di quella ferita sarebbe stato raccolto in una coppa. Il Graal appunto...
Questa Chiesa, costruita subito dopo l'arrivo delle ossa di San Nicola a Bari, mostra chiari riferimenti al cosiddetto ciclo arturiano. Riferimenti che sono antecedenti alla diffusione delle leggende sui Cavalieri della Tavola Rotonda. E' soprattutto nell'archivolto di questa porta, chiamata "Porta dei Leoni", realizzata nel XII secolo dallo scultore Basilio, che Artù e i suoi cavalieri si mostrano...
C'è un'ipotesi: che con il soprannome "Artu" venissero indicati tutti quelli che si impegnavano a cercare il Graal...
Se questo è vero, forse la preziosa reliquia si nasconde proprio qui, in questa Basilica. Ma dove? Per scoprirlo bisogna unire due tracce. Una è nell'archivolto e l'altra nella misteriosa iscrizione, nota come il crittogramma di San Nicola e che vedete su questa lamina d'argento che ricopre l'altare del Patrocinio.
Se si fa attenzione: quella che sembra una cornice dei vari riquadri è in realtà una sequenza di lettere che, in apparenza, non formano alcuna parola.
Da anni questa serie di 622 lettere, molte delle quali non perfettamente leggibili, rappresenta un autentico rompicapo che in tanti hanno cercato di decifrare...
ma ancoratutt'ora resta un grande mistero