Il castello e il mistero del tunnel - Mesagne (BR)
Il castello di Mesagne risale all'XI secolo ed è stato abitato da diversi personaggi
storici fra guerrieri, principi, signori e feudatari.
Molti racconti girano intorno a tali personaggi.
Si racconta che lì dentro sia stata imprigionatea, per lunghi anni, una principessa, che fu lasciata morire di stenti e, forse, incatenata per una caviglia a una delle pareti. Il fantasma di lei , ancora oggi sarebbe presente tra quelle mura, trascinandosi su un solo piede.
Le carceri del castello erano accessibili da una scala interna molto stretta e ripida che, attualmente, è inaccessibile. Fra quelle mura, si dice che ancora rieccheggino i lamenti dei condannati.
C'è poi, un'altra leggenda, intorno ad un pozzo di acqua sorgiva. Si dice che delle armi affilate, ancora lì presenti, servissero per finire i condannati che, dopo le torture, venivano ammazzati e gettati in quel pozzo.
Gli abitanti più anziani affermano che il castello avesse un sotterraneo in grado di collegare la città a San Vito Latiano ed Oria e si ramificava in tutto il paese passando per chiese conventi e grandi ville di nobili. Si dice anche che il passaggio era talmente grande da far passare anche una carrozza e che fosse illuminato con torce. Il tunnel partiva probabilmente da sotto il torrione o da sotto la rimessa e passava per la Chiesa Madre, Convento dei Cappuccini, Villa Cavaliere e Castel Acquaro e finiva in una chiesa di San Vito dei Normanni (BR). Il tunnel veniva probabilmente usato per fughe e incontri segreti.
Effettivamente nei castelli, solitamente esisteva una fitta rete di passaggi segreti. Tuttavia, il passaggio segreto non è stato mai ritrovato.